Descrizione
L’Autore cita alcune frasi pronunciate dall’amato Papa Francesco in alcune udienze generali. È molto positivo che questo volume esca nell’anno giubilare, nel Giubileo della Speranza e ci dona una bella boccata di ottimismo e speranza ricordando che essa è una virtù teologale (viene da Dio) e non banale ottimismo mondano. Risulta una agile, eccellente e perchè no utile guida per orientarci sul significato e soprattutto sulla utilità della preghiera, in un tempo frenetico, che predilige la modernità ritenendo che la tradizione sia una cosa superata e sbagliata, che occhieggia al mondo e non al divino. Sia ben chiaro. In parte tutti noi Chiesa (perchè la Chiesa è composta non solo dai preti, ma da tutti i battezzati), abbiamo la nostra brava responsabilità.
La preghiera non è riducibile a formulette mandate a memoria. Essa è una dimensione diversa, è dialogo aperto e leale con Dio Padre, una relazione personale persino aspra, ricordando che il cristianesimo non è una dottrina, ma uno stile di vita. Gesù non è venuto ad imporre regole nuove e pesanti, ma a dare compimento alla regola, o legge esistente ed ogni tentativo di leggere il cristianesimo come mera coercizione e obbligo, va lontana dal vero. Il cristianesimo è gioia e libertà allo stesso tempo, scelta e responsabilità, ricordando che Dio ci lascia liberi sempre, anche di sbagliare.
Siamo nel Giubileo della Speranza che non delude, che non confonde, che ci spinge a camminare, perchè la fede prima di tutto è pellegrinaggio e cammino, è movimento verso Dio Padre e se ci andiamo pregando, sai che gioia. Per Lui e per noi.
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