1.Perché hai scritto questo libro? Ci sono motivazioni? Una storia in particolare che volevi raccontare?
Sono un umile poetessa e scrittrice che ha collaborato alla redazione come coautrice di 45 libri. Non vi era una specifica motivazione nello scrivere Blu Ametista. Quello che per me è stato fondamentale è il ruolo del destino nella vita di ciascuno di noi. Quel destino che, come diceva il filosofo Hillman, talvolta beffardamente si diverte a ritardare o a sovvertire i nostri sogni per dilazionarli all’infinito, non concedendoci di godere delle gioie della vita o di ciò che avrebbe dovuto sorriderci prima.
2. Occhi blu-ametista. La protagonista femminile, Maria, è una donna dal forte carattere, pronta a lottare, a non arrendersi. Quanto ti è vicina come persona, caratterialmente?
Maria, la protagonista dagli splendidi occhi color blu ametista, come specchi di lago che sembrano brillare di luce propria, è una donna che all’interno di questo romanzo avrà esperienze di gioia e dolore diversificate. La perdita dell’amore della sua vita, Luca, le farà conoscere un terribile dolore implorante che col tempo riuscirà a metabolizzare, addomesticare, senza mai dimenticarlo. Nel suo essere resiliente e resistente ai tranelli ed ai momenti di felicità che la vita le riserverà, il carattere della protagonista ed i suoi comportamenti hanno delle forti analogie con il mio.
3.La famiglia è il fulcro della storia. Pensi sia possibile superare qualsiasi ostacolo grazie ad essa?
La famiglia rappresenta il nucleo essenziale di ogni società e allorquando sia unita come quella di Maria che troverà sempre appoggio durante il suo percorso di vita nella figura paterna ed in quella di sua sorella Giorgia, sicuramente rappresenta una forte fonte di ausilio di affettività nell’affrontare la vita. Tuttavia, va analizzato caso per caso perché esistono delle situazioni in cui le famiglie possono svolgere un ruolo anche contrario.
4. Per quanto riguarda l’amore, la protagonista deve affrontare una serie di vicissitudini sin dalla giovane età. È possibile ritrovare un amore perduto, anche se sono trascorsi così tanti anni?
Teoricamente sarebbe possibile, ma questo non appartiene alla storia della protagonista che non dimenticherà mai l’amor perduto ma aprirà il suo cuore a nuove e gratificanti esperienze con l’incontro di nuovi compagni.
5. Uno degli aspetti che più mi ha colpito è stato il non fermare lo sguardo alle apparenze, un amore che supera gli ostacoli fisici e che si concentra sul sentimento, sulla persona che vive dentro ognuno di noi. Credi nell’amore, su questo non c’è dubbio, quanto ha influito nella tua vita?
L’amore svolge un ruolo fondamentale e, parafrasando la grande Frida Kahlo, “è come un profumo, un concerto, una pioggia”; qualcosa di fondamentale nella vita di ogni uomo ed in particolare nella mia che lo concepisco non come qualcosa di puramente fisico ma qualcosa che va oltre, che non ha limiti tra due esseri che finiscono per manifestare grande affinità condividendo le stesse note e gli stessi colori dell’anima.
6. Progetti futuri?
A causa delle mie non perfette condizioni di salute, i miei progetti futuri sono concentrati in primis nel recupero della salute e nel proseguimento della mia attività lavorativa nelle vesti di poetessa, scrittrice e con l’auspicio che da qualcuno dei miei testi possa trarsi qualche spunto per una rappresentazione multimediale.
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